Vivendo all’estero da un po’ di anni, mi sono reso conto che ci sono Italiani che non riesco a sopportare. A questo, si aggiunge il fatto che gestendo la pagina di Improbabili all’Estero ne vedo un po’ di tutti i colori. Naturalmente, c’è anche l’aggravante che sto diventando sempre più vecchio, quindi l’acidità non si spreca e l’odio per alcuni tipi di Italiani all’estero cresce in maniera smisurata.
Ci tengo a precisare che non è un odio violento, per carità, alla fine basta limitare il contatto con gli Italiani e tutto si risolve, ma purtroppo, poiché ci piace fare comunità, non è sempre così semplice, basta averne uno che ti sta simpatico, infatti, e di conseguenza se ne aggregano almeno altri quattro.
Questa è la mia classifica personale (non in ordine di preferenza, bensì casuale) e se nel caso mi fossi dimenticato qualcuno, non me ne vogliate, mi state sulle palle pure voi.
1. Gli Italiani che… “Paesano dammi una mano”
L’Italia può essere qualsiasi cosa meno che un “paese” dove tutti siamo “paesani”. Non lo dico con cattiveria, ma è una cosa che ho imparato negli anni all’estero, per la precisione 15, vivendo in 3 continenti diversi ed entrando in contatto con diversi tipi di Italiani.
Le differenze o gli stereotipi (idioti) che abbiamo nel nostro Bel Paese, ce le portiamo sempre in saccoccia anche quando siamo all’estero.
Quindi, basta con sto cazzo di “paesano”, io non ti conosco e non voglio avere nulla a che fare con te!
2. Gli Italiani che… “Voglio lavorare in nero perché prendo la disoccupazione” o “Arrivo domani come faccio a prendere gli aiuti dallo Stato”
Questi sono gli Italiani all’estero più comuni ultimamente, a causa di una serie di situazioni nella nostra amata patria che li ha “forzati” ad andare via.
Ma io dico… se non c’hai voglia di fare niente, perché devi venire a rompere i coglioni a noi che ci spacchiamo il culo dalla mattina alla sera, cercando d’integrarci e fare una vita normale in un paese straniero, dove già ci guardano (e trattano) con diffidenza?
Venire all’estero e lavorare in nero, molto spesso da altri Italiani, è una caratteristica di quelli che prendono la disoccupazione o in loco o in Italia e non hanno alcun interesse per quelle persone che effettivamente potrebbero averne bisogno (a prescindere dalla loro nazionalità). In più questi tipi d’Italiani sono poi gli stessi che si lamentano di essere trattati male o sfruttati dai connazionali.
Come molte altre cose, il senso civico dell’Italiano medio è nullo. Se il problema non tocca me, non è un problema. Quando invece diventa un mio problema, bestemmio e grido al “governo ladro“.
Quindi, basta con sta cazzo d’inciviltà, #chiudeteivoli (dall’Italia)
3. Gli Italiani che… “Questi luridi senza bidet!”
Come detto sono un po’ di anni che sono all’estero e mai, ripeto, mai mi stancherò di sentire questa lamentela.
“Italia caput mundi” causa uso bidet. Tutto il resto è merda (nel vero senso della parola).
Sul fatto che non è proprio comodo doversi fare la doccia o utilizzare salviette igieniche dopo essere andati in bagno, non ci piove… Però non è poi la fine del mondo.
Intere popolazioni non usano il bidet da secoli, eppure non stanno messi proprio così male…
Sarebbe un mondo migliore se il bidet fosse utilizzato a livello globale? Probabilmente sì! La cosa che molti ignorano, però, è che in alcune parti del mondo (quelle che di solito pensiamo essere in “via di sviluppo”), al posto del bidet, usano o una “doccetta” di fianco al water o un secchiello.
Quindi, basta rompere il cazzo con sto fatto del bidet. Non è perché abbiamo il bidet in patria che siamo i migliori al mondo.
4. Gli Italiani che “Ma dove si mangia la pizza come si deve?”
Questi li porto particolarmente… a cuore.
Li odio tanto, ma tanto tanto… forse un po’ anche in modo violento.
La pizza è uno di quei pasti così comuni che è una caccia al tesoro trovarne una buona all’estero, però non mi sfracassare l’anima con la tua classifica personale di pizza preferita, perché se volevo la pizza come “a Napulè”, me ne andavo a vivere a Napoli e non all’estero.
5. Le mamme degli Improbabili all’estero
Le odio ma non le odio, perché so che è amore.
Certo è che non si possono sentire queste mamme che ogni volta chiedono aiuto alla comunità italiana all’estero della città X perché il loro pargolo lascia l’ovile.
Cazzo, c’ha 30 anni, e lascialo volare!
6. Gli Italiani che… La Lega nel Mondo
Vorrei scrivere tanto a riguardo, ma mi limito a dire che se mi ritrovo uno di questi davanti, non so se il mio odio si possa limitare ad essere verbale.
Con molta probabilità mi sono dimenticato qualcuno in questa classifica personale, d’altronde ho scritto questo post tutto d’un fiato. Nel caso avessi tralasciato il tuo tipo d’Italiano all’estero più odiato, non ti vergognare e condividi con noi i tuoi pensieri.
Crediti immagine: University.it
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